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Patagonia
Cerro
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9
Gennaio 1987, Paolo
Vitali e Marco della Santa
Diciasettesima
salita della Via Maestri (via del compressore) allo Spigolo Est
"Dopo
una rovinosa caduta
durante la discesa dall'Aiguille Poincenot, 70m di volo nel canale con
distorsione di entrambe le caviglie, credevo di concludere la mia
trasferta
patagonica con una tranquilla visita a Hushuaia e la Terra del Fuoco.
Poi
però non riuscimmo ad anticipare il volo di rientro, e le caviglie
migliorarono. L'idea anche solo di mettere la mani sul Torre mi
galvanizzava!
Dopo un paio di tentativi infruttuosi per il solito maltempo, una
schiarita
passeggera ci permise un ultimo tentativo in estremis, a tre soli
giorni
dal volo di rientro in Italia. Il vento tacque fino alla zona delle
Torrette,
il muro finale dei chiodi a pressione lo salimmo sotto le violente
raffiche
della imminente tempesta. Toccai con Marco la cima della montagna forse
più bella al mondo 19 ore dopo aver lasciato la Spalla. La discesa
ci impegnò per altre sette ore nella bufera, per un totale di 26,
poco più di una piena giornata per realizzare un grande sogno, per
una volta graziati dalla furia della meteo." P.V.
5-7
Dicembre 1986, Daniele
Bosisio, Marco Della Santa, Mario Panzeri, Paolo Vitali
Settima
salita assoluta, prima per il Pilastro Ovest/Nord/Ovest
Quattro
giorni in stile alpino,
1000 m di zoccolo e canale dal 2 al 5+ e 50°, poi 700 m di pilastro
di 6+/A2 "Dopo
la durissima esperienza
al Cerro Murallon mi ripromisi di provare altre esperienze, l'Himalaya
e gli 8000, il Peru e quant'altro, prima di ritornare a farmi sbattere
dall' infernale vento patagonico..... invece, appena finito il servizio
di leva, il primo grande viaggio mi vide di nuovo in queste magiche
terre
australi, e ancora una volta ebbi la fortuna di realizzare una prima di
grande soddisfazione, su di un granito veramente da sogno!" P.V.
10-14
Febbraio 1984
Casimiro
Ferrari –
Carlo Aldè – Paolo Vitali
Prima
salita assoluta, per lo spigolo Nord/Est
1300
di dislivello ED+; quattro giorni e mezzo per la salita in stile alpino
dopo due mesi e mezzo di assedio (poche corde fisse usate sullo zoccolo
e i primi tre tiri), un giorno nella bufera sui pendii sommitali per
tentare
la discesa da Ovest verso il Cile, ed un altro giorno per la discesa in
doppia sulla via di salita. La spedizione comprendeva inizialmente
anche
Marco Ballerini e Fabio Lenti, rientrati dopo due mesi.
"Una
montagna di scomodo accesso, sconosciuta, sul confine tra Cile ed
Argentina,
100Km in linea d'aria a sud/ovest del gruppo del Torre; tre mesi di
assedio,
31 notti passate in truna di neve alla base, sette giorni in parete per
la salita finale di cui gli ultimi tre nella bufera e senza cibo ....
tutto
ciò alla tenera età di 19 anni. Ancora
oggi credo rimanga la salita e l'esperienza nel complesso più dura
e sofferta di tutta la mia vita verticale e non! " P.V.