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Tromso
Norway
ski-mountaineering
31 Marzo-8 Aprile 2007
Photo-Gallery
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Vedi
anche la pagina dedicata alle Isole Lofoten
Scialp
oltre il circolo polare artico
31
marzo ’07, Tromso. Photo-Gallery
Guardiamo su Internet per
l’ultima volta le previsioni meteo per la settimana prossima a Tromso,
con la speranza di vedere qualche cambiamento, ma ahimè domani è
prevista temperatura alta con pioggia, poi sette giorni di “Snow Shower”....
mai il simbolino del sole! Non importa si parte: Milano Malpensa – Oslo
– Tromso. A Oslo, unico aeroporto di mia conoscenza, bisogna fare il riconoscimento
dei bagagli per la tratta interna! Piccola formalità da non sbagliare
se non si vuol rischiare di arrivare a Tromso senza sci! In aereo per la
prima volta non ci danno neppure un grissino!! Alla faccia della SAS....
quando arriviamo finalmente alle baite che abbiamo affittato a Tromso buttiamo
un’abbondante spaghettata! La vacanza comincia in allegria.... In breve
ci raggiunge Arne, subito ribattezzato Ornello, un allegro signore di Tromso
che casualmente un mese prima era in negozio dal BarbaLama a fare acquisti!
Simpaticissimo e molto espansivo, contrariamente alla fama del carattere
nordico, Ornello ci da molte informazioni utili per le nostre gite, e si
offre di accompagnarci domani. Unico neo la meteo, che promette brutto
fisso per due settimane....
1 aprile, Isola Kvaloy, Storstolpan (1017m).
Photo-Gallery
Purtroppo la meteo ci ha beccato.....
cosa assolutamente anomala in inverno oltre il circolo polare artico: piove
a dirotto! Non ci demoralizziamo, partiamo comunque alla volta di una gita
sull’isola Kvaloya, a ovest di Tromso. Da Tromvik la strada si fa sterrata
ed in salita, la mia Skoda 4x4
con neve chiodate sale come un mulo, sull’ultimo tratto invece il monovolume
guidato da Remo (Bauscia) Brambilla nonostante le gomme chiodate getta
la spugna e arriva a fatica e spinte al colletto. I primi che scendono
dall’auto sono investiti da una doccia d’acqua, ma indomiti pelliamo ci
prepariamo a partire.... chi è rimasto invece all’interno dell’auto
realizza che il tempo di partire e si è completamente fradici....
prima defezione del gruppo.... in sei fanno ritorno a baita, in cinque
partiamo alla volta dello Storstolpan (1017m), una cima nel gruppo dell’Hollendaren,
montagna con vista sui fiordi a tre lati. La neve è pesante e bagnata,
ma le pendenze sono decisamente superiori a quello che ci aspettavamo....
attraversiamo cauti numerose colate e slavine, fino ad arrivare all’ultima
conca che separa due cime, quella di sinistra più alta ma rocciosa,
assolutamente improponibile in queste condizioni, ci fermiamo comunque
sotto la cresta di quella di destra, per non essere soffiati via dal vento
.... per la vista dei fiordi tutto rimandato! In discesa ci divertiamo,
nonostante la neve bagnata, la pendenza ci permette di sciare bene, solo
un po’ preoccupati per eventuali slavine... ma Ornello sembra tranquillo,
e questo ci da fiducia... si fede che la neve norvegese ha maggior coesione
della nostra!!.... A metà discesa incontriamo due ragazze sole (alla
faccia!) che salgono, Ornello si ferma e bacia la prima... belle usanze
qui in Norvegia, chissà se noi possiamo baciare la seconda... ma
tutto si spiega purtroppo subito, la ragazza è la sua fidanzata,
che ingannava il pomeriggio con un’amica! Dobbiamo pure ripellare per tornare
all’auto, dove arriviamo in uno stato pietoso, nulla è più
asciutto!!... tutto mi sarei aspettato, ma non di sciare sotto la pioggia
oltre il circolo polare artico!
2 aprile, Penisola di Lyngen, Anticima (1018m)
dell’Ellendaltinden (1345m). Photo-Gallery
Per fortuna le baite sono costruite
molto bene: triplo strato di legno, vetro quadruplo, riscaldamento elettrico
velocissimo a scaldare ed asciugare ogni cosa. Il mattino successivo così
si può ripartire asciutti, e questa volta tutti agguerriti, decisi
a fare la gita con qualsiasi meteo... Ci dirigiamo alla penisola di Lyngen,
la meteo è ancora tempestosa, ma almeno la temperatura si è
abbassata e nevica. Non abbiamo più Ornello a farci da guida, ma
grazie alle sue indicazioni, e al prezioso GPS, troviamo senza indugi l’imbocco
della Ellendalen, una lunga vallata che conduce fino ai ghiacciai al centro
della penisola. Questa volta tutti scendono decisi dall’auto, e imbacuccati
di tutto punto ci incamminiamo nella boschina tipica di betulle. Quando
la vegetazione finisce la valle si divide, seguiamo il ramo di destra in
direzione dell’Ellendaltinden (1345m). In mezzo alla bufera capiamo dove
siamo solo grazie alle mappe GARMIN caricate sul GPS; è la prima
volta che usiamo questo tipo di cartine sul GPS, e l’efficienza è
veramente straordinaria. Riusciamo con non poche difficoltà a raggiungere
l’anticima quotata 1018m, l’ambiente è impressionante, alte pareti
completamente incrostate di ghiaccio ci circondano, continuare oltre è
impossibile, per la visibilità e per il pericolo di slavine. Nonostante
il vento riusciamo a divertirci in discesa, i tratti di neve polverosa
ci fanno sognare per i giorni a venire..... Memori di ieri, alle macchine
abbiamo un ricambio completo, e riusciamo a goderci la strada sui fiordi
di ritorno a Tromso.... anche se ci manca la nostra solita (sulle Alpi!)
sosta a panino e birra!!
3 aprile, Penisola di Lyngen, Kavringtinden
(1289m). Photo-Gallery
La meteo ha previsto una giornata
con intervalli di sole
e bufere di neve, e così è! Ogni mezz’ora cambia il panorama,
dal vento tempestoso, alla nevicata copiosa, e finalmente il blu! Traghettiamo
sul Sorfiorden, e il panorama sulle alpi di Lyngen ci lascia finalmente
senza fiato. E’ la una passata quando oltrepassiamo Lyngseidet e finalmente
all’interno di Kvalvik lasciamo le auto per incamminarci nella vallata
del Kvalvikdalen. Negli sprazzi di sereno intravediamo sul fondo un ambiente
grandioso, con ghiacciai e pareti, ma pieghiamo sulla dorsale alla nostra
destra per sfruttare la momentanea tregua e riuscire a salire il
Kavringtinden (1289m), scelta che si rivelerà azzeccatissima: sulla
cima siamo letteralmente investiti da una bufera, il tempo di togliere
le pelli e girare gli sci! Poi, pensandoci bene, credo ci interessi molto
di più trovare dei pendii vista fiordo in polvere, che non addentrarci
su ghiacciai alpini, di questi possiamo farne a volontà a “casa
nostra”, mentre una discesa vista mare è per noi cosa ben più
rara..... La discesa è “da urlo”.... e Giovanni la interpreta
nel vero senso della parola: “POLVERE!!”....
4 aprile, Tromso, Floya (504m). Photo-Gallery
Giornata tempestosa, nevica
orizzontale! Telefoniamo a casa e ci dicono che è
primavera inoltrata, qui invece è ancora Natale! Spendiamo la mattinata
in giro per Tromso, e facciamo spesa per i prossimi giorni di chiusura
Pasquale. Nel pomeriggio però vogliamo comunque muoverci: calzati
gli sci direttamente alle baite del campeggio ci addentriamo nella Tromsdalen,
la valle alle spalle di Tromso. Nevica e tira un vento bestiale, la cima
della bella montagna di Tromso, Tromsdalstlinden (1238m) è completamente
avvolta nella bufera, quindi subito a destra per il ripido bosco in direzione
dei panettoni dietro l’arrivo della funivia. Quando usciamo dal bosco e
cominciamo la dorsale cambia pianeta, e al primo dosso con somiglianze
di cima giriamo i tacchi..... la neve è pesante, ma nel ripido bosco
ci divertiamo, a sciare e a vedere Giovanni che tenta di portarsi a casa
un paio di betulle!
5 aprile, Isola Kvaloy, Durmalfjellet (921m).
Photo-Gallery
Mattina parzialmente serena,
siamo increduli! Velocizziamo un poco le manovre pre partenza per sfruttare
la schiarita, e ci dirigiamo verso l’isola di Kvaloya. Ho adocchiato due
costoni vicini con pendenze moderate. Mi preoccupa un poco mettermi su
pendii ripidi dopo una settima di questo tempo, e se la meteo ce la fa
buona dopo la prima
discesa potremmo pensare di ripellare e fare il secondo.... Partiamo decisi
sulla piana sotto la dorsale dello Skitnskardfjellet, ma quando arriviamo
al fiume, ahimè il ponticello/guado segnato sulla carta non esiste.
Fatichiamo a convincere Giovanni che non è il caso di guadare scalzi....
non c’è verso di passare; tocca fare dietro front fino alla macchina,
e sono già sette chilometri nelle gambe! Attraversiamo il ponte
sulla strada e ripartiamo.... con qualche dissenso di chi vorrebbe salire
solo qualche cento metri sul costone sopra le nostre teste.... entriamo
nell’interminabile Skitnskarddalen ma i pendii laterali sono sempre troppo
pericolosi per provarci, e così ci tocca andare fino al colle Q451.
Altro tentativo di ammutinamento.... anche Andrea a perso il suo perenne
sorriso, ma alla fine ci incamminiamo tutti verso la dorsale del monte
Durmalfjellet (921m) e quando arriviamo sotto la cima, che però
manchiamo per via di placche ghiacciate, sono comunque tutti felici. Nel
frattempo la meteo è cambiata dieci volte, ma almeno quando giriamo
e cominciamo a scendere ci lascia un po’ di visibilità, e ci godiamo
in polvere il dislivello faticosamente guadagnato.
6 aprile, Penisola di Lyngen, Stormheimfjellet
(1181m) + Vavrrosvarri (957m). Photo-Gallery
Ieri sera per televisione
abbiamo visto due strade in Norvegia bloccate dalla neve, oggi il pericolo
slavine generale per la zona di Tromso è 4, localmente 5! Per fortuna
ci arriva un sms di Ornello che è tornato in zona e ci suggerisce
una gita semplice sulla strada per Lyngen, 1100 metri ma senza pericolo.
Il nome della cima è poco invitante
Stormheimfjellet (1181m), letteralmente “La Casa nella Tempesta”, e durante
tutta la salita fa onore al suo nome.... ci fermiamo immersi in una bufera
scatenata un centinaio di metri sotto la cima, e la prima metà della
discesa la faccio spazzaneve con in mano il GPS, un occhio a non allontanarsi
dalla traccia registrata in salita e l’altro a vedere che nessuno rimanga
indietro! Finalmente nella seconda metà discesa ci godiamo la polvere
faticosamente guadagnata.... ma non ci basta.... il cielo apre qualche
squarcio di sereno, e Ornello ci propone allora un bosco non lontano. Affare
fatto. Sono circa le tre quando rimettiamo le pelli e ci avviamo sulla
salita dello Vavrrosvarri (957m), letteralmente “Cima Bella”. Dopo il bosco
la bufera ci regala un intervallo di azzurro, quindi continuiamo fino all’anticima
poco sopra... poi la neve è troppo invitante per fermarsi, e così
avanti fino alla Cima, che è veramente Bella, anche qui nome azzeccatissimo,
e la vista è finalmente mozzafiato sui fiordi!! La discesa in polvere
con vista fiordo è quello che cercavamo dal primo giorno, e finalmente
siamo completamente ripagati.
7 aprile, Isola Kvaloy, Skitntinden (1024m).
Photo-Gallery
La montagna di Tromso, il
Tromsdalstlinden (1238m), ci attira... ma il pericolo 4 ci fa desistere.
Torniamo per la terza
volta sull’isola Kvaloya. Questa volta però non sullo Straumsfjorden,
ma dalla strada del Kattfiordeidet; dopo il lago ghiacciato, prima di scendere
al Nordfiorden lasciamo l’auto a uno spiazzo di fronte ad un gruppo splendido
di cime innevate: Storsteinnestindan (1017m), Vinterhamntinden (957m),
Skitntinden (918m), Middagstinden (1049m). Puntiamo allo Skitntinden, da
una serie di vallette a tratti ripidi, ma apparentemente ... sicuri! Nel
tempo della salita la meteo al solito cambia dodici volte, ma dalla cima
ci regala la vista con mare e fiordi ai quattro lati!! SUPER!! Al solito
tutta la prudenza della salita svanisce in discesa di fronte ai pendi carichi
di polvere impalpabile.... e così giù diritti per delle discese
che avevamo visto solo nei film e che ricorderemo a lungo!!.... RIPAGATI!!
Chiudiamo in bellezza con cena norvegese a casa di Orne, che ha sfatato
tutti i luoghi comuni che dipingono i nordici come freddi e poco espansivi!!
8 aprile, Ritorno. Photo-Gallery
E’
ancora bufera... meglio così altrimenti ci sarebbe dispiaciuto partire,
ma almeno che ci lasci decollare! Enormi frese e spazzaneve passano in
continuazione la pista, e ci vogliono tre quarti d’ora di un mezzo speciale
per liberare dalla neve e ghiaccio le ali dell’aereo... atterriamo a Milano
e troviamo 23°, dal piumino alla T-shirt!... e ripensiamo alla polevere!.....
Paolo
Vitali
Informazioni generali
Gruppo numeroso e sempre molto
allegro nonostante la meteo avversa: oltre a Paolo & Sonja, Angelo
Erba, Felice Brusadelli, Giovanni Andreoni, Andrea Comi, Fustella Maria
Elena, Franco e Matteo Deghi. Sergio e Remo Brambilla.
Grazie
molte ad Arne Skagseth, scialp locale che ci ha accompagnato su un paio
di gite e aiutato con preziosi consigli.
Regione: Tromso è la
città principale della zona, sorge su una piccola isola, contornata
da altre isole più grandi e l’importante penisola di Lyngen. Ovunque
ci sono cime sciabili a vista dalla strada che costeggia i fiordi, generalmente
intorno ai mille metri di quota, e quindi dislivello. Nella zona centrale
della penisola di Lyngen ci sono le cime più “alpine”, con ghiacciai
e quota fino a oltre 1800m.
Accesso: aereo da Milano o
Roma a Oslo, quindi Tromso. Poi noleggiare un auto per spostarsi indipendenti.
Cartografia: le migliori sono
le carte al 50.000 dell’ UGLAND IT GROUP, in Italia (libreria VEL di Sondrio)
si trovano invece le carte STATENS, anche loro di ottimo dettaglio al 50.000
ma molto più piccole e su carta non plastificata.
Logistica: la soluzione più
adottatata dagli sciatori è l’alloggio presso i boungalow in legno
del campeggio di Tromso. I ristoranti sono molto costosi, molto più
conveniente cucinarsi i pasti nel boungalow. Numerosi supermercati dove
rifornirsi.
Cambio: ad Aprile 2007 un
€uro valeva circa NOK.
Periodo consigliato: Aprile
e inizio Maggio sono i mesi migliori per lo sci-alp. La meteo è
molto bizzarra, non bisogna lasciarsi scoraggiare da repentine nevicate.
Visto: Per gli italiani è
sufficiente la carta d’identità.
Indumenti: Lo stesso equipaggiamento
delle gite invernali sulle Alpi, più qualche capo caldo per il dopo
le gita.
Materiale: ARVA, pala e sonda,
ramponcini e picozza; corda imbragatura e qualche chiodo da ghiaccio solo
per le gite su ghiacciaio a Lyngen.
GPS: Indispensabile se non
si vuole rinunciare alla gita in caso di brutto tempo! Noi abbiamo usato
un GARMIN GPSMAP60CSx. Potete scaricare
il database con le tracce ed i waypoint delle nostre gite cliccando_qui.
Distribuita da BELANOR
esiste la cartografia della zona caricabile direttamente su GRAMIN. E’
costasa, ma abbiamo potuto sperimentarne l’efficacia! |
Mappa generale d’inquadramento
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Mappa spostamenti Tromso-Lyngen
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Altimetria e mappe ricavate
da MapSource® WorldMap® rappresentano la traccia GPS rilevata usando
Garmin® GPSMA60CSx
Testi, disegni
e immagini: Copyright © 2007 Paolo Vitali – www.paolo-sonja.net
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