Gita decisamente
alternativa, da percorrere
in annate di neve abbondante a basse quote in quanto la prima parte si
svolge lungo tratti obbligati su sentiero nel bosco; allo stesso tempo
sono necessarie condizioni sicure nella seconda parte che supera un
ripido
canale dove possono servire i ramponi e la piccozza. Nel complesso
comunque
interessante e remunerativa per la varietà ambientale, un
bell’intermezzo
alpinistico e l’interessante sciata (bosco a parte…).
Periodo
Pieno inverno.
Accesso
Da Lecco salire a
Ballabio (dir.
Valsassina) e proseguire per Taceno-Introbio; al Colle di Balisio 723m
seguire a dx per Barzio fino a Cassina, dove si svolta ancora a dx
salendo
a Moggio. Continuare oltre la partenza della funivia per i Piani di
Artavaggio
verso il Passo della Culmine di S. Pietro – Vedeseta, scendendo al
ponte
sopra il torrente e parcheggiando nello spiazzo con area pic-nic a q.
860m
circa.
Percorso
Seguire inizialmente
il sentiero
per i Piani di Artavaggio e, oltrepassato il torrente, abbandonarlo
quando
questo punta a dx nel vallone sotto la funivia per salire a sx per
sentiero
e radure fino alle Baite Pesciola bassa 1363m. Continuare diritti nella
Valle del Faggio, incontrando un sentiero che porta fuori dal bosco su
pendii aperti da risalire fino alle Baite Pesciola alta 1691m ed alla
Bocchetta
di Pesciola 1784m. In breve si raggiunge il Rifugio Lecco 1779m,
da cui si sale in centro al Vallone dei Camosci stretto tra imponenti
bastionate
rocciose, puntando infine a dx ad un ripido canale (tratti fino a 40°
per circa 200m di dislivello) leggermente obliquo a sx, che sbuca alla
Bocchetta dei Camosci 2100m. Proseguire in cresta a sx incontrando
qualche
tratto alpinistico, senza particolari difficoltà ma da percorrere
con attenzione, fino in vetta allo Zuccone dei Campelli 2159m.
Discesa
Per l’itinerario di
salita; il canalino
non sempre è sciabile, e comunque richiede ottima tecnica.
Cartografia:
KOMPASS 1:50.000,
foglio 105, Lecco - Valle Brembana