Paolo Vitali & Sonja Brambati
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Vista fiordi dal Vavrrosvarri (957m)
Lyngen 2011
Tromso, Norway
ski-mountaineering
15-25 Aprile 2011
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Sbarco dalla vela per la salita allo Jiehkkevarri

Misteri artici
Mare e Montagna, acqua e neve, barca e sci: uno strano connubio di elementi, questa la principale caratteristica di questa nostra “fantastica ed insolita vacanza sci alpinistica”! Gia due volte avevamo sciato a queste latitudini, ma l’esperienza dello scialpinismo con base sulla barca ancora mancava. Aprile 2011, finalmente dopo non poche tribolazioni per la prenotazione della barca, a causa dell’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull in Islanda, e’ la volta buona. A completare questa avventura la magnifica compagnia super affiatata di otto amici, una combricola che si e’ andata formando negli anni, e ad ogni viaggio si rinforza ed arricchisce. 
Un bilancio: abbiamo saggiato neve polverosa e neve trasformata, sole e bufera, mare e terra, ottimo cibo e compagnia … nostalgia, pronti a ripartire!
Paolo & Sonja
 


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BLACK & WHITE - PEOPLE
Storsteinnestinden - Stormheimtinden - Soltindan - Jiehkkevarri - Lavangstinden - Kagtinden/Redotinden - Lillegalten - Nordfjellet - Tromsdalstinden
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16 Aprile 2011 - Storsteinnestinden 1017m
Sbarco dalla vela per la salita allo JiehkkevarriIl benvenuto della terra artica non e’ dei migliori, tempo pessimo e previsioni altrettanto: nuvoloso, ventoso, e quel che e’ peggio temperature elevate, quindi pioggia! Grazie al consiglio di una coppia di amici che vive a Tromso scoviamo questa gita che parte un centinaio di metri sopra il livello del mare, si puo’ partire sotto la neve anziche’ la pioggia. La salita rimane sottovento, solo gli ultimi metri verso la cima sono completamente allo scoperto e controvento, ci vorremmo stare il meno possible, ma tocca aspettare Roger che aveva deciso di non partire per via della meteo, poi vedendoci salire con una breve schiarita si e’ pentito e si e’ messo all’inseguimento! Questa attesa gli costera’ un bel giro di birre! La discesa e’ tutto sommato piacevole in neve fresca, anche a bassa quota dove la neve e’ molle e bagnata si scorre bene, stranissimo, non riusciamo a capire come mai! Da noi con le stesse condizioni saremmo inchiodati nel cemento!! Misteri artici! 

17 Aprile 2011 - Stormheimfjellet 1181m
Sbarco dalla vela per la salita allo JiehkkevarriPurtroppo le previsioni si confermano azzeccate, ma non demordiamo! Grazie alla traccia GPS che avevo registrato in un precedente viaggio riusciamo a raggiungere la cima nella bufera, la prima meta’ di discesa purtroppo in fila Indiana a breve distanza, GPS in mano a spazzaneve per non perderci, poi la visibilita’ migliora e finalmente possiamo godere la polvere appena messa! 
Tempo per una doccia e rimballare i nostri quattro stracci e ci trasferiamo dal bungalow alla barca: La Louise,  una bella, nuova goletta di 20 metri  costruita da Thierry, lo skipper francese che ci attende al porto di Tromso con Nathalie, giovane tuttofare dinamicissima, tanto brava ai fornelli quanto a manovrare sul ponte! 

18 Aprile 2011 - Soltindan 1051m
Sbarco dalla vela per la salita allo JiehkkevarriPrime ore di navigazione nel fiordo che da Tromso porta in direzione della penisola di Lyngen, euforici come bambini neppure ci accorgiamo che continua a piovere! Su consiglio di Thierry ci fermiamo dove un paio di semplici gite offrono una chance di sciare anche con questa meteo inclemente. Un gruppo di francesi che ci precede su un’altra vela sbarca subito e si incammina. Memore delle esperienze precedenti decido di aspettare, le giornate son lunghe, la meteo variabile. Il primo giro a briscola chiamata ci intrattiene piacevolmente un paio d’ore, poi alla prima schiarita siamo  sul ponte con gli scarponi ai piedi. Nathalie ci mostra la sua abilita’ anche col gommone e ci scarica nei pressi di una rorbu,  dove calziamo direttamente gli sci per la salita. Ai 700 metri di quota riprendiamo I francesi che si fermano su un pianoro della dorsale, noi continuiamo sotto la nevicata che nel frattempo ha ripreso copiosa, seguendo le curve di livello riportate sul GPS riusciamo non senza difficolta’ a salire anche l’ultimo tratto molto ripido del pendio, le ultime decini di metri a piedi in linea retta per via del sovraccarico di neve nuova! Bruno, l’ultimo acquisto del nostro gruppo, ci segue silenzioso e un po’ preoccupato … le sue uniche parole pronunciate con un sorriso di tensione: “ma questi son matti, qui e’ verticale!”. La discesa e’ divertente, in tanta fresca; ci attende l’happy hour, ormai un piacevolissimo  rito, poi qualche ora di navigazione prima di ancorarci per la gita di domani. 

19 Aprile 2011 - Jiehkkevarri 1738m
Sbarco dalla vela per la salita allo JiehkkevarriCi svegliamo con il cielo che comincia a schiarire, intorno a noi tutto e’ bianco fino al mare! Il leggero dondolio del fiordo ci coccola mentre consumiamo la ricca colazione, e matura la gita all’Holmbukttind. Ci incamminiamo in una stretta valle, la neve da battere e’ molta, dai pendii piu’ ripidi numerose colate scendono un po’ minacciose! Alla svolta per la valle dell’Holmbukttind una slavina spontanea occupa la meta’ bassa del canale,  la parte alta non ha ancora scaricato, la pendenza sconsiglia sicuramente la salita in gruppo di dieci persone! Un po’ delusi proseguiamo verso il fondo del vallone, che pero’ pare chiuso da una barriera rocciosa e canali molto ripidi, si prosepetta una ritirata premature! Il canale al limite sinistro del fondovalle rianima pero’ le nostre speranze perche’ sembra assestato, saliamo col fiato sospeso sotto un minaccioso candelotto di ghaiccio sospeso, e con grande soddisfazione usciamo a destra su pendii ancora ripidi e molto carichi, ma sicuramente piu’ tranquilli! Che si riesca a salire il Jiehkkevarri?!... 
La pendenza diminuisce gradatamente, ed un nuovo fantastico vallone si apre ai nostri occhi, ma di nuovo sembra sbarrato da pendi troppo ripidi per la neve fresca caduta in questi giorni. Il canalino al limite sinistro potrebbe essere la soluzione migliore, ma in dieci e con cosi’ tanta neve non offre vie di fughe, troppo pericoloso! Proviamo allora a salire diritti a piedi al limite sinistro del pendio, a destra qualche distacco ci fa preoccupare un po’, Bruno e’ sempre piu’ preuccapato …. ma tutto tiene, e siamo praticamente al ghiacciaio che dolcemente ci conduce fino alla piatta vetta, la piu’ alta della penisola di Lyngen. 
Discesa di grande soddisfazione in un mare di polvere, che giornata! “Goduti” e’ la parola migliore per descrivere lo stato d’animo generale la sera in barca!
 

20 Aprile 2011 - Lavangstinden 1215m
Sbarco dalla vela per la salita allo JiehkkevarriLa meteo e’ in peggioramento, ma ormai non ci preoccupa piu’ … si parte sempre e comunque! Un pontile ci evita lo “sbarco” in gommone, attraversiamo la strada deserta e ricalziamo i nostri attrezzi. La fortuna ci sorride: intorno a noi nuvole minacciose si tengono alla larga, riusciamo a fare salita e discesa con pure qualche schiarita di sole. Peccato solo che non riusciamo a scendere nello stupendo canalone nord-est, una cornice enorme ne impedisce l’accesso in ogni punto, ma anche sul percorso di salita ce n’e’ abbastanza per divertirsi! 
E’ ormai sera quando dopo l’immancabile “merenda” ripartiamo  e percorriamo tutto il fiordo per portarci all’estremita’ nord della penisola di Lyngen. Non c’e’ un alito di vento,il  mare è liscio come olio, il cielo si e’ schiarito e il tramonto in navigazione un’altra chicca di questa super vacanza! Gettiamo l’ancora in un ansa paradisiaca tra due piccolo isolotti tra Uløya e Vorterøya, le luci della sera si allungano all’infinito nel canto dei gabbiani e pernici bianchi che popolano gli isolotti! 

21 Aprile 2011 - Kagtinden 1163m e Redotinden 847m
Sbarco dalla vela per la salita allo JiehkkevarriCon un breve spostamento de La Louise ci portiamo all’isola Kågen, e sotto un cielo grigio ci incamminiamo sulla dorsale nord-ovest  del Kag-tinden. Ancora una volta siamo baciati dalla fortuna, in un paio d’ore schiarisce, e dalla cima possiamo ammirare isole e fiordi che ci circondano sotto il cielo blu! 
Generalmente preferisco la neve invernale alla “moquette” primaverile, ma la discesa dalla cresta sud-ovest e’ un vero spasso su neve perfettamente trasformata, con il blu cobalto del fiordo a sfondo …. si ripella per salire anche il Redo-tinden, piu’ basso ma con discesa altrettanto bella! Da La Louise ci avvistano scendere e alla spiaggia Nathalie efficientissima arriva col suo gommone a ripescarci. 
La sera bissiamo nella nostra “ansa della tranquillita’ festeggiando con del buon teroldego sia la gita che il compleanno di Sonja.
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22 Aprile 2011 - Storgalten 1219m (tentativo), Lille-galten 833m
Sbarco dalla vela per la salita allo JiehkkevarriDobbiamo rinunciare alla prevista traversata dell’estrema punta della penisola di Lyngen per la cima del Storgalten: alte onde rendono difficoltoso lo sbarco sul lato orientale, e la visibilita’ in quota e’ quasi nulla. Tentiamo almeno salita e discesa dal versante occidentale, un poco piu’ protetto, ma giunti al colle con il  Lille-galten raffiche patagoniche impedisco ogni ulteriore progresso! Scendiamo su neve ghiacciata per qualche centinaia di metri, poi improvvisamente diventa una terribile crosta, che ha gia’ fatto una vittima: poco sotto di noi un gruppo di svizzeri attende l’arrivo dell’elicottero, uno di loro si e’ piantato rompendosi una gamba! 
Il rientro nei fiordi in direzione di Tromso e’ molto piu’ movimentato che l’andata, ma il “cerottino” sembra fare il suo dovere alla perfezione, mi sento un “lupo di mare”! 

23 Aprile 2011 - Nordfjellet (anticima) 786m
L’avventura in barca finisce come e’ cominciata: sbarco dal gommone in una tregua del maltempo, salita nella bufera, discesa in bella polvere, happy-hour e navigazione, peccato sia gia’ finita! 

24 Aprile 2011 - Tromsdalstinden 1238m
Sbarco dalla vela per la salita allo JiehkkevarriCi rimane ancora un giorno prima del volo di rientro, trasferiamo i bagagli dalla barca al bungalow, e siamo di nuovo con gli sci ai piedi. 
E’ domenica, sulla cima del Tromsdalstinden per la prima volta incrociamo dei locals, ma sui suoi larghi pendii c’e’ “moquette” per tutti. Una giornata stupenda ci lascia negli occhi il contrasto bianco/blu delle cime innevate tra fiordi e cielo, un’immagine ben fissata in memoria a stimolo per nuove avventure!

Paolo Vitali. 
Foto panoramiche di Ruggero Vaia


Informazioni generali
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Gruppo: Paolo & Sonja, Gianni Corti, Franco Scotti, Bruno Cacciatore, Ruggero Vaia, Vigilio e Denis Ganz, Bruno Piazzi, Ezio Varesco.
Regione: Tromso è la città e porto principale della zona, da qui si parte con le barche per i fiordi le isole circostanti e la penisola di Lyngen, dove ci sono le cime piu’ imponenti. 
Accesso: aereo da Milano o Roma via Oslo o Riga. Per le gite dalla strada si puo’ noleggiare un auto.
Cartografia: le migliori sono le carte al 50.000 dell’ UGLAND IT GROUP, in Italia (libreria VEL di Sondrio) si trovano invece le carte STATENS, anche loro di ottimo dettaglio al 50.000 ma molto più piccole e su carta non plastificata.
Logistica: Sulle barche in genere la formula e’ “tutto compreso”, esclusa solo la birra. Se avete qualche giorno in piu’ di permanenza si puo’ pernottare in bungalow o rorbu. Numerosi supermercati dove rifornirsi, scarsi o nulli invece i ristorani.
Cambio: ad Aprile 2011 un €uro valeva circa 7,8 NOK.
Periodo: Da Marzo a fine Aprile. A Marzo e’ piu’ probabile trovare la polvere, nella seconda meta’ di Aprile si possono gia’ trovare condizioni primaverili. La meteo è molto bizzarra, non bisogna lasciarsi scoraggiare da repentine nevicate. 
Visto: Per gli italiani è sufficiente la carta d’identità. 
Indumenti: Stesso equipaggiamento delle gite invernali sulle Alpi, qualche capo caldo per il dopo gita in barca, sacco a pelo.
Materiale: ARVA, pala e sonda, ramponcini, generalmente non servono picozza imbragatura e corda.
GPS: Molto importante per poter sempre ritrovare la traccia di ritorno in caso di brutto tempo, eventualita’ tutt’altro che rara! Noi abbiamo usato un GARMIN  OREGON 550T.

Topo Guide: completa di tutte le gite sci-alp, salite invernali e cascate di ghiacio, "THE LYNGEN ALPS" di Sjur Nesheim & Eivind Smeland, edizioni FRI FLYT, ISBN 978-82-93090-19-9.
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Mappa generale d'inquadramento
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Altimetria e mappe ricavate da MapSource® City Navigator Europe® rappresentano la traccia GPS rilevata usando Garmin® OREGON 550T

Testi, disegni e immagini: Copyright  © 2011-2015 Paolo Vitali – www.paolo-sonja.net
 

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