Simone Manzi, Andrea Mariani, Marco Gianola, giugno 2017 Bella
arrampicata su placche e lame nella prima metà e lungo un grande diedro
obliquo nella seconda; alcuni tratti in corrispondenza delle soste
disturbati dall'erba ma nel complesso via meritevole e varia dove è
spesso necessario integrare le protezioni. Sviluppo: 320m 8 lunghezze - Difficoltà: 6b (obbl.) Attrezzatura: 22 spit fix inox 8mm nei tiri, soste attrezzate a spit 8 e 10mm. Materiale: 10 rinvii, mezze corde 50m, nuts e serie di friend fino al 3 BD compresi i micro. Attacco: su placca chiara con venature sotto una grossa cengia erbosa diagonale.
Descrizione dei tiri
L1 45m 5c
- Bella placca lavorata verso sinistra, rimontare un tettino e poi
dritti ad uno spigolo; sosta a sinistra sulla cengia. (5 spit) L2 45m 6a+
- Superare il tetto con passo atletico, breve ma delicata sezione in
placca e poi più facilmente sempre dritti ad uno spit; traversare
decisamente verso sinistra fino alla sosta. (6 spit) L3 40m 5b - A sinistra su facile lama, cengia e poi ancora a sinistra su bella roccia a lato di una zona franata. (3 spit) L4 40m 6a - Salire la bella lama sopra la sosta, quindi a sinistra su cengia. (1 spit) L5 30m 6a+ - Ribaltamento sopra la sosta, cengetta verso sinistra e bellissimo diedro fessurato. (3 spit) L6 50m 6b
- Ancora nel diedro fin dove la roccia peggiora; traversare brevemente
a destra ad una lama/fessura che riporta nuovamente al diedro, traverso
a destra e facilmente in sosta. Attenzione: friend N° 3 necessario per
proteggere l’ultimo traverso. (3 spit) L7 45m 5c - Diedro con roccia super e difficoltà contenute con un unico passo in uscita su una lametta; sosta a destra. (1 spit) L8 25m 5b - Salire dritti sopra la sosta nel diedro fino ad un tettino che si evita a sinistra.
Discesa:
dall’ultima sosta con una breve doppia alla S7 (da non saltare!),
quindi 3 calate fuori via da 50m portano ad una sosta poco a destra
delle lame di L2; da qui calarsi alla S1 e quindi a terra.