
Prologo
In
genere cerco di pianificare i nostri viaggi con largo anticipo, ma
quest'anno sarą per via del COVID o per l'indecisione sulla meta, sono
arrivato un po' lungo ... pensavo inizialmente di tornare in Laos, poi
all'ultimo momento non so per quale motivo, mi č balenata in mente
l'idea del Marocco. Un paese cosi' vicino e facilmente raggiungibile,
stranamente sempre rimasto fuori fino ad oggi dalle nostre traiettorie. Quando
ero giovane si narrava dell'insistenza dei venditori di Marrakech, e
dei marocchini in genere, forse questo fu anche uno dei deterrenti
principali. Sta di fatto che a Ottobre, la stagione migliore per
visitare questo paese, ci troviamo a gironzolare per la piazza Jamaa el
Fna e le strette viuzze del Souk alla Medina di Marrakech, ed il giorno
successivo subito in sella alle nostre due ruote. Per una
settimana pedaliamo praticamente a ridosso del versante sud del Grande
Atlante, sopra le nostre teste tutte montagne oltre i 3000 metri,
villaggi arroccati in posizioni dove sarebbe difficile pensare si possa
vivere, ancor piu' considerato il terreno particolarmente arido per la
pastorizia, ed invece piccoli nuclei Berberi spuntano ovunque, piccole
case splendide nella loro essenzialitą. Godiamo della cordialitą
ed ospitalitą delle famiglie locali, per un fugace pranzo a base di
verdure crude e pane o anche solo l'immancabile the' alla menta, ed
anche una notte nella guest-house piu' "fuori mano" dove mi sia
capitato di alloggiare ... per raggiungerla percorriamo la sterrata
forse piu' ripida e dura di tutto il viaggio! Al passo piu' alto
del nostro tour, il Tizi n'Uguent Zegsaoun (2639 m), facciamo un
incontro speciale, un nomade Berbero a cavallo che deve scendere decine
di chilometri per fare approvigionamento per la famiglia, che
incontreremo molto piu' a valle nelle tipiche grandi tende nere dei
nomadi. Incredibile! Il cielo č sempre terso blu cobalto, il
contrasto con i colori delle aride montagne crea degli effeti cromatici
che ci fanno immaginare di pedalare sulla tavolozza di un pittore. Dal passo percorro tutta la discesa con i freni tirati per impiegarci di piu' e godermela al massimo! Quando
lasciamo l'Alto Atlante per portarci a ridosso della catena dell' Anti
Atlante, il panorama cambia completamente, o meglio i colori, che
lasciano lo spazio alle mille sfumature tra grigio e nero, le palme
prendono il posto delle acacie, per le soste č tempo di cercare
l'ombra. La terra qui č magica, basta un minuscolo torrente per
trasmormare il deserto in una verdeggiante vallata, coltivata di ogni
genere di frutta e verdura. Insomma, ero partito senza particolari
aspettative, e ritorno con gli occhi pieni di colore e bellissimi
ricordi incisi nella memoria.
Paolo Vitali |
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24 October - 8 November 2022
Il nostro magnifico gruppo
Sonia
Brambati, Charlene Chabert, Eric Chabert, Marylene Chabert, Fabienne
Chabert, Marc Lapierre, Pascal Tillard, Paolo Vitali, Steve Wall.
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Diario di bordo
Day 1 - October 24: MarrakechPer noi č la prima volta a Marrakech e in Marocco : tutto č nuovo ed interessante! Partiamo
dalla piazza principale della Medina, Jamaa el Fna, per girare nelle
strette viuzze del Souk, dove venditori di ogni genere espongono le
loro merci nelle maniere piu' stravanganti. La maggior parte delle
merci sono ormai prodotti industriali per turisti, ma guardandosi bene
intorno č ancora possibile trovare oggetti antichi ed interessanti;
comunque il folklore del mercato in se č affascinante e vale la pena
spendervi alcune ore. Alloggiamo in un bel Riad, finalmente
comprendiamo appieno il senso della parola Riad! Varchi una porta di
legno e di botto passi dal fragore della via e dei venditori alla
quiete di un grazioso giardino interno …. e se si č fortunati anche una
miniscola piscina. Le camere disposte a quadrato intorno al
giardino sono sempre fresche, grazie ai muri spessi, che
isolano allo stesso tempo dal caolore e dal rumore.
Day 2 - October 25: Marrakech – Telouat – Ait Ben Haddou Ce
la prendiamo comoda, ci allontaniamo da Marrakech sui mezzi, le bici
sul tetto, saliamo per una incredibile strada montana fino al passo
Tizi n Tichka a quota 2205 m. Qui comincia la nostra pedalata,
inizialmente facile in discesa, poi i pronosticati 250 m di dislivello
in salita diventano 620, passando per Telouat, dove visitiamo l'antica
Pasha Glaoui Kasbah, quindi Anmiter, famosa per le miniere di sale, che
vediamo affiorare qua e la dalle rocce, infine per la lunga e bella
Ounilla valley, antica rotta carovaniera, fino alla famosa Ait Ben
Haddou, la cittadina dove sono stati girati forse piu' film che in ogni
altra parte del mondo. La visita con le ultime luci del tramonto č la
ciliegina della giornata.
Day 3 - October 26: Ait Ben Haddou – Ghassat – Imi n’Oulaoun Al
mercato di Ouarzazate acquistiamo un po' di verdure e pane per il
pranzo, quindi al villaggio di Ghassate lasciamo la strada principale
per seguire una stradina secondaria, fino a Toundoute, e poi salite
impegnative verso le montagne. Siamo a ridosso del versante sud del
Grande Atlante, sopra le nostre teste tutte vette oltre i 3000 metri,
villaggi arroccati in posizioni dove sarebbe difficile pensare si possa
vivvere! Sonia per via di un (mio) errore di regolazione della sella
si perde l'ultima ardua salita ad una casa privata del villaggio di Imi
n’Oulaoun. Siamo sotto le pendici del Jebel M'Goun (4071 m), una delle
montagne mete dei viaggi sci-alp nell'alto Atlante, terza piu' alta del
Marocco dopo il Toubkal (4167 m) e il Ouenkrim (4089 m). La casa č
l'ultima in cima ad un irta salita, funge da Guest House, nella sua
semplicitą c'č tutto, perfino una doccia calda, i propietari sono
cordialissimi e fanno di tutto per metterci a nostro agio e rendere
piacevole questa serata in un luogo incredibile!
Day 4 - October 27: Imi N’Oulaoun – Dades Scendiamo
da Imi n’Oulaoun seguendo il greto del torrente quasi secco, quindi
risaliamo a un passo con strada sterrata un po' malmessa e molto
ripida, sempre in vista del Jebel M'Goun. Nonostante il cielo terso, un
vento teso rende l'aria molto frizzante, riscendiamo quindi subito
volentieri dalla valle Imeghran, fino ad incrociare di nuovo una strada
asfalta, che lasciamo pero' presto per una sterrata in una zona di
montagne e colline super-cromatiche; il rosso predomina, dando un che
di magico a questo deserto di montagna. Quando sbuchiamo di nuovo su
una strada asfaltata siamo ad Ait Toumert, nelle rinomate Gorge di
Dades. Un piccolo torrente č sufficiente per trasmormare l'arida
terra in una verdeggiante vallata, coltivata di ogni genere di frutta e
verdura. Ci fermiamo per la notte proprio in fronte ad una
bizzarria della natura, le dita delle scimmie, un versante roccioso
rosso intenso scavato come a formare appunto delle lunghe dita.
Day 5 - October 28: Dades – Todgha Gorge - Tinghir Il
mattino sfruttiamo di nuovo i mezzi per percorrere la trafficata strada
delle Gorge di Dades fino in cima ad un passo, immancabile sosta al
mercato per acquistare pane e verdure che ogni giorno costituiscono il
nostro pranzo a metą pedalata, e si riparte a pedalare su sterrata in
salita fino al passo piu' alto del nostro tagitto, il Tizi n'Uguent
Zegsaoun (2639 m). Al passo facciamo un incontro speciale, un nomade
Berbero a cavallo che deve scendere decine di chilometri per fare
approvigionamento per la famiglia, che incontreremo molto piu' a valle
nelle tipiche grandi tende nere. Ci sembra incredibile che questi
Berberi possano ancora amare ed apprezzare la vita nomade nella nostra
era, ancor piu' considerato il terreno particolarmente arido per la
pastorizia. Il passo e la discesa che ne segue sono di una bellezza
indescrivibile, le roccie hanno delle sfumature di colore da sembrare
la tavolozza di un pittore, la percorro tutta con i freni tirati per
impiegarci di piu' e godermela al massimo! A Tamtatouchte
incontriamo di nuovo l'asfalto, siamo nella parte superiore delle Gole
di Todra (Todgha Gorge), una grande diga č in costruzione per
accumulare tutte le acque piovane che altrimenti vanno velocemente
disperse. La seguente discesa fino all'imbocco delle Gole la faccio
quasi tutta a naso in su, a scrutare le belle pareti di calcare, famose
nel mondo per le vie di arrampicata, e mi pare strano di passarci in
bici.... Ci fermiamo per la notte poco oltre, prima della cittą di
Tinghir, per la prima volta troviamo qualche bottiglietta di birra, ed
un vino marocchino, che sarą per l'astinenza, ma ci pare molto buono!
Day 6 - October 29: Tinghir - Nkob Lasciamo
gli Alti Atlas per inoltrarci negli Anti Atlas. Sfruttiamo di nuovo i
mezzi fino al villaggio di Iknioune, quindi č la volta di guadagnarci
in sella un altro passo, il Tizi n Tazazert a 2283 m di quota.
L'ambiente cambia drasticamente, le cromature rosse lasciano il posto
alle sfumature grigio/nere del deserto del Jebel Saghro. Dopo una lunga
discesa, lasciamo l'asfalto per una bella deviazione su single-track
fino a toccare le rocce delle caratterisiche torri di Bab N’Ali, e
quindi giu' ancora attraverso il deserto fino a N'Kob. La quota ora č
piu' bassa, la temperatura meno fresca, rimpiangiamo una fresca birra
alla spina, cerchiamo di accontentarci di una "analcolica"!... In
compenso l'alloggio alla Kasbah Imdoukal č veramente notevole, e le
Tagine che seguono pure.
Day 7 - October 30: N'Kob – Tafetchna - Zagora Da
N'Knob guadagnamo un altro passo su fondo sassoso, il Tizi n'Amoun a
1212 m, una volta scesi sul versanto opposto il panorama cambia di
nuovo, dalle rocce nere passiamo al piu' classico ambiente desertico
sabbioso, le palme prendono il posto delle acacie, per le soste č tempo
di cercare l'ombra. Concludiamo la tappa odierna a Zagora, considerata
la porta del Sahara, in un Riad immerso in un ricco palmeto, tanto da
far sembrare impossibile il deserto che ci circonda.
Day 8 - October 31: Zagora – Agdz Facciamo
un piccolo fuori programma alle prime dune di sabbia appena fuori
Zagora, tanto per saggiare un po' di Sahara, poi per una strada
secondaria, e cercando pure qualche variante single track nel greto
secco della Valle di Draa, arriviamo fino alle porte della cittą di
Agdz, alloggiando in una Kashba proprio di fronte alle rovine
dell'antica Kashba di Tamnougalt.
Day 9 - November 1: Agdz – Taliouine – Ouled Berhil Continuiamo
su una strada secondaria fino a Tazenakhte in questa lunga vallata a
sud della catena delle montagne dell'Anti Atlas, questo tratto č famoso
per le coltivazioni di zafferano, che infatti troviamo anche ai lati
della strada. Ci lanciamo a rotta di collo sulla splendida discesa che
conduce fino a Taliouine, e poi risaliamo sui mezzi per raggiungere i
ricchi aranceti nella regione di Oulad Berhil, ed il nostro Riad a
Ouled Berhil.
Day 10 - November 2: Ouled Berhil – Tizi n Test – Ouirgane - Marrakech E siamo gią all'ultima tappa in bici del nostro viaggio! Da
Oulad Berhil una strada asfaltata sale regolare sulle pendici dell'Anti
Atlas fino al passo Tizi n Test (2000m), ci piange il cuore farla a
bordo dei mezzi, ma la strada č lunga per raggiungere Marrakech. Ci
godiamo allora la lunga discesa, con tappa alla Moschea del 12° secolo
di Tinmel, e raggiungiamo Marrakech nel tardo pomeriggio.
Day 11 - November 3: Marrakech Un'intera giornata di turismo a Marrakech, alla fine giriamo le stradine della Medina come fossimo a casa ... Per
i nostri amici č l'ultima sera, domani torneranno a casa, per noi,
grazie alla compagnia aerea che ha cancellato il volo di rientro, la
vacanza continua con altri quattro giorni di puro rilassato turismo,
prima fino al mare di Essaouira, e poi nella valle di Ourika.
Paolo
Vitali
La
mappa del nostro viaggio

Mappa
ricavata da openmtbmap.org


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disegni e immagini Copyright © 2022 Paolo
Vitali
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