Esposizione: Sud-est. Attenzione:
per ripetere le vie bisogna evitare i periodi immediatamente successivi
al lunghe piogge.
disegno di Pietro Corti
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1) Königwasser
Thomas Pfenninger e Claudia
Müller - 1992
c.250 m - max 6c+ (6b+ obbl.)
Fantastica arrampicata in
placca e leggeri strapiombi.
Portare 2 corde da 50 m ed
una serie di stopper e friend. Discesa: in doppia sulla via.
2) Nirvana
Hans Gisler e Riemen Heinz
Müller - 2000
c.260 m - max 7b (6b+ obbl.)
Forse la più bella
della parete; parte iniziale attraverso gli strapiombi, quindi magnifiche
placche con piccoli bombamenti.
Portare 2 corde da 50 m e
12 rinvii.
Discesa in doppia sulla via.
3) Einbahnstrasse
Jörg Zemp e Hugo Fierz
- 1986
c.250 m - max 7a (6b obbl)
1pa sul quarto tiro.
Bellissima via in placca,
quella meglio protetta tra le vie descritte su questa struttura. Qualche
passo obbligato sul 2° e 3° tiro. Sullo schizzo è segnata
la S2 consigliata, al termine del traverso, dalla quale si prosegue saltando
la S2 originale fino alla S3.
Portare 2 corde da 50 m ed
una dozzina di rinvii.
Discesa: prime due doppie
sulla via quindi su Nirvana.
Inizia in centro all’evidente
avancorpo.
4) Streikwällà
Thomas Pfenninger - 1982
c.230 m - max 6c (obbl).
Portare 2 corde da 50 m ed
una serie di stopper e friend. Arrampicata piuttosto severa con molti tratti
da proteggere. Discesa in doppia sulla via
5) Wetterhäx
Mario Furlin, Markusi Wichy
e Sybille Schuler - 1999
c.250 m - max 7a (6b+ obbl)
Molto interessante, meno sostenuta
di "Nirvana" ma con protezioni più lunghe, che richiedono decisione
ed “occhio” sull’itinerario. La roccia è ottima sulle placche, mentre
sui tetti e gli strapiombi si presenta talvolta a cubetti: su questi tratti
ci vuole quindi un po’ di dimestichezza. Portare 2 corde da 50/60 m ed
una dozzina di rinvii, un paio di friend piccoli utili ma non indispensabili.
Discesa in doppia sulla via saltando le soste 4 e 5 con una calata diretta
sul grande arco sopra la cengia mediana. La via inizia circa 50m a dx di
Konigwasser sulla direttiva dei tetti biancastri, oltre la corda fissa
di un progetto e poco prima dell’anfiteatro di roccia gialla friabile. |