Si tratta certamente di una
falesia per "amatori", non tutti sapranno apprezzarla!
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L'avvicinamento e' lungo,
sicuramente insolito per una falesia, i tiri sono abbastanza brevi, una
quindicina di metri ognuno, la roccia non è sempre perfetta, ed
alcune lunghezze hanno ancora alcuni chiodi normali!..... fin qui le caratteristiche
per scoraggiarvi; cosi' il luogo continuera' ad essere estremamente tranquillo,
nella sua posizione privilegiata, come una terrazza panoramica sull'alta
Valtellina, immerso nella natura superba del Parco Nazionale dello Stelvio.
La sua scoperta e prima attrezzatura risale al 1985, per mano dei fratelli
Fabio ed Eraldo Meraldi; la rinascita e riattrezzatura quasi completa a
fix 10 mm e' del '96/'97 grazie a Paolo Vitali & Sonja Brambati.
Nell'estate 2003/2004 Luigi Zen
ha aggiunto altri 9 tiri, ed uno Eraldo, questi ultimi non sono indicati
nel disegno, ma sono elencate in colore blu. Ad oggi la falesia conta 28
tiri di 15 m dal 5a al 7b.
Avvicinamento: da Bormio
per S.Caterina, dopo pochi chilometri, alla piazza di S.Nicolo', deviare
a sinistra per Madonna dei Monti (indicazioni anche per la val Zebru').
Parcheggiare al termine della strada asfaltata, frazione di Niblogo, o
al parcheggio superiore delle Fantelle nelle festivita' estive piu' affollate,
quindi raggiungere il ponte "Tre croci", da cui si dirama il piu' frequentato
sentiero per la Val Zebru'. Continuare verso destra fino alle baite di
"Pradaccio", quindi imboccare la mulattiera molto ripida indicata con il
n° 27 per "Cavallaro" (Calàr in dialetto). A Cavallaro si abbandona
il sentiero che sale al Monte Forcellino per seguire a destra, la mulattiera
prima ed un sentierino poi, che conduce alla fascia di roccie scure ben
visibile, alle pendice del Monte Saline. Dal parcheggio di Niblogo alla
falesia circa un'ora e trenta a piedi. Simpatica la soluzione di andare
in bici fino a Pradaccio superiore, poi la sterrata si fa' troppo ripida,
quindi a piedi per un'oretta.
Note:
fonte d'acqua alle baite Cavallaro ed appena sotto la falesia. La falesia
e' composta di roccia sedimentaria molto morbida, che in alcuni tratti
si sfoglia e bisogna prestare attenzione. Generalmente la fascia di sinistra
e' quella piu' bella, con la roccia piu' solida e le vie piu' pulite, mentre
nella meta' superiore delle vie del settore di destra la roccia e' per
lo piu' sporca di una fastidiosa polverina nera.
Periodo: per via dello
scioglimento della neve sul sovrastante Monte delle Saline, normalmente
si inizia ad arrampicare da fine maggio,primi di giugno. Per via dell'
esposizione ad ovest, in estate la falesia e' fresca al mattino e molto
piu' calda nel pomeriggio. Ottimi sicuramente i pomeriggi tardo estivi
ed autunnali, con il colori del tramonto.
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Disegno di Pietro Corti.
6a - Larasc - Reglette
5c+ - Gembru - Fessura
1 - 6a - Americana
- Fessura da proteggere
2 - 6c - Li Falia
- Placca tecnica di dita
3 - 7a - Spigolando
- Lo dice il nome
4 - 6b - Cervi
in amore - Fessure
5 - 6c+ - Lui e lei
- Reglette e strapiombino
6 - 6b+ - via del Bosca
- Fessura larga
7 - 6a - La cioga
- Fessurina e placca
8 - 5c - CentroSinistraDestra
- Murretto e placca
9 - 4a - La Culobia
- Facile rampa-placca
5a+ - Iris - Fessura
5c - Felce - Rampa/Fessura
10 - 6a - Via dei friend
- Fessura nera
6c - I brusul - Tetto e spigolo
11 - 7a+ - Li Manzola - Muretto
e fessure cieche
12 - 7a+ - Leggerezza - Strapiombino
e placca
7a - Carcent - Breve e strapiombante
13 - 6b - Solarium -
Rampa facile poi muretto
6b - Mezzaluna - Rampa/Muretto
14 - 6b+ - Un mondo migliore
- Diedrino e placca
6c - Luci al tramonto - Diedro
15 - 6b+ - Psicologic Fort
- Fessura rovescia e placca
16 - 6c - Destini incrociati
- Boulder poi fessure
7a - Trad - Fessura/Tetto
17 - 6c+ - Libro aperto -
Diedro svasato
18 - 7a - Rapidità
- Singoli sfuggenti in placca
6b+ - Ramet - Onde e buchetti
5c+ - Dune - Placca di aderenza