Val
di Mello Le
placche dell'arco
stregato BOLETUS
Leggenda
Quando
i primi Melat cominciarono a dilettarsi nel salire le strutture
rocciose
della Valle la Strega Amelia, che aveva la sua dimora in cima allo
Sperone
della Magia, con un incantesimo rese invisibili le roccie che
custodivano
il suo arco di pietra. Da quel giorno nessuno potè più vedere
l'arco, finchè quattro curiosi discendenti dei Melat non trovarono
il fungo magico chiave dell'incantesimo. I quattro salirono allora
sull'arco
per la via indicata loro dal profumo dei Boletus.
Realtà
La struttura
è molto evidente, eppure è rimasta tranquilla per un sacco
di tempo, come se un incantesimo l'avesse circondata nascondendola alle
brame dei cacciatori di vie nuove. Oppure, più realisticamente,
non si pensava che potesse offrire una possibilità così bella!
Infatti il "Boletus" è di quelli buoni, e merita sicuramente un
assaggio dei suoi tratti in aderenza, dei movimenti su cristallini e
funghetti
neri, delle sue vene in rilievo che creano misteriosi disegni che è
meglio non cercare di interpretare.
Il
22 Ottobre 1988 - Paolo
Vitali, Sonja Brambati, Gianni e Giorgio Rusconi. 170 m, max 7 (UIAA)
Accesso:
oltre lo "Sperone
della magia", dove sale la classica "Sfera di cristallo", si nota una
struttura
a placche sovrapposte, caratterizzate da un arco obliquo a sinistra
solitamente
percorso da una cascatella. Dalle ultime cascine della Rasica salire a
sinistra a prendere un sentierino, che dopo un po' si inoltra in un
bosco
di grandi abeti. Si sbuca così sotto placche adagiate che si salgono
verso sinistra (2° grado), oltrepassandone poi il bordo. Attraversare
ora a sinistra su erbe e arbusti ad un costolne roccioso; rimontarlo e
salire verso destra alla base della struttura (freccia scolpita).