Masino
- Val
Torrone Punta Ferrario
(3258 m) -
parete Sud-Est
Via diretta dei Cecoslovacchi
aperta il 18 Agosto 1980 da B.Ciernik, J.Hyuny, M.Marek, F.Piacek;
prima ripetizione di Paolo Vitali e & Sonja Brambati seguiti da
Adriano
Carnati e Carlo Aldè, il 29 Giugno 1986, con apertura di una variante
iniziale.
Avvicinamento: in fondo alla Val di Mello
salire in Val Torrone
per il sentiero successivo a quello del Rif.Allievi-Bonacossa fino al
Bivacco
Manzi, altrimenti raggiungibile in traversata dal Rifugio
Allievi-Bonacossa
stesso, comunque circa 4 ore di cammino. Dal bivacco verso nord
si
raggiunge la base della parete, ben visibile, circa 1 ora. Molta neve
ad
inizio stagione.
Inizio: nel punto più basso della parete sulla
verticale
dell' enorme diedro giallo, andare in direzione di un gruppo di
strapiombini
di roccia scura.
Gli ultimi quattro tiri sono in comune con la via Taldo-Frisia- Zamboni
della parete sud-ovest.
Sviluppo: circa 600 m, Difficoltà: TD+
Materiale trovato in via: 2 chiodi, 1 bong, 1
nut; lasciato
in più: 2 chiodi 2 nut 1 friend.
Portare: 2 corde da 50 m, una scelta di
chiodi, 1 serie di stopper
ed eccentrici.
Discesa: dalla cima pochi metri verso sud,
quindi scendere arrampicando
in un diedro-camino sullla parete ovest per 10 m fino ad 1 chiodo.
Calarsi
per 40 m sulla larga placca liscia e raggiungere un caminone sormontato
da un masso. Scendere altri 40 metri fino al primo ancoraggio di altre
tre doppie fino al Ghiacciao, quindi costeggiare la parete.
Disegno di Pietro Corti.
Relazione
originale
Descrizione: salita atletica su roccia nel
complesso ottima
con una difficile sezione centrale.
Salire verso una fascia di strapiombini scuri, abbassarsi a dx per
poi salire un diedro e traversare ancora a dx su lame rovesce fino alla
S3. Due diedri in successione portano ad una zona facile; salire allora
verso sx su rocce gradinate ed un camino dietritico. Superare un ripido
muretto, aggirare a sx un diedro e raggiungere un caminetto che porta
alla
base del grande diedro giallo centrale; S6. Seguirlo fino al tetto che
lo chiude, che si evita lungo una serie di difficili fessure oblique a
sx; S9 in comune con la via Taldo-Frisia-Zamboni Superare uns
lama-camino
e proseguire per placche e lame lungo l'ultima parte di questa.
Le altre vie: consigliabile Dialma Curbatt,
aperta il 5 Agosto
1989 da D.Andrich, A.Belli, M.Orsi, difficoltà di 5/6, che parte
e termina in comune con la Taldo-Frisia-Zamboni, più discontinua,
3/4 con un tiro di 6-/A2. A destra sale la via di
Aiazzi-Pizzoccolo-Taldo
su un grande muro giallo verticale e compatto con alte difficoltà
in artificiale.