A
quanti suonerà nuovo
questo nome? Nonostante Lecco abbia un gran numero di praticanti
l'arrampicata
e l'escursionismo, esistono tanti luoghi sconosciuti da visitare o
"rivisitare"
in chiave moderna. La Val Farina è una di queste. Si tratta di un
pilatsro estremamente nascosto alla vista umana, incassato in una
stretta
gola della già isolata Val Verde; il "belvedere" del Forcellino
ai Piani Resinelli è l'unico punto da cui è ben visibile
nella sua eleganza. Solo due altre cordate in passato (1980) si erano
impegnate
sul suo calcare: Daniele Chiappa, Carlo Duchini, Giacomo Stefani e
Annibale
Borghetti avevano tracciato una via al limite sinistro della parete
(fermandosi
a pochi metri dalla cima per non usare chiodi ad espansione), il nostro
quinto tiro riprende tra l'altro il tracciato di questa; mentre Roby
Chiappa,
Luca Borghetti e MarioValsecchi tracciarono un'altra via nel settore
destro
della parete. Poi il dimenticatoio fino ad oggi. La nostra "Giochi di
potere"
è un'altra dimostrazione di come le vie "moderne" non siano elementi
di rottura col passato, ma bensì la logica evoluzione, che tra l'altro
permette di rivalorizzare luoghi e vie altrimenti dimenticati, e con
essi
frammenti di storia caduti nell'oblio.
Avvicinamento:
dalla Lecco-Ballabio,
in località "via Quarto",imboccare il sentiero n° 52 per il
M.San Martino. Passare la cappelletta prima ed il rifugio e chiesa poi,
per proseguire in direzione Val Verde e Piani Resinelli. Superato un
colletto
e la successiva discesa con tratti di catena ci si trova alla base di
un
canale detritico (Val Farina) che si risale fino alla base del
pilastro.
Il canale di destra ed una breve corda fissa sullo zoccolo portano in
centro
alla parete sud-ovest all'inizio della via (circa 1h e 15'). Sviluppo:
c. 200 m. Difficoltà: 6a/6b (obbl.) Attrezzatura:
34 fix 10 mm + 16 di sosta (tutte con catena). Per
una ripetizione
sono sufficienti 6 rinvii ed una corda da 60m Discesa: con 7 doppie da
30 m (+2 facoltative per lo zoccolo). Note:
nonostante l'esposizione
i primi tiri sono in ombra fino al pomeriggio, ed il luogo è abbastanza
fresco, per cui ideali sono le mezze stagioni ma nelle giornate un po'
temperate, ma anche purchè si scenda prima dell'arrivo del sole.
La roccia non è perfetta, in alcune tratti presenta delle scaglie,
il piu' è stato ripulito, ma bisogna comunque prestare un po'
d'attenzione.
Nonostante l'attrezzatura a fix e la vicinanza a Lecco le
caratteristiche
della via sono più alpinistiche che sportive.