Paolo Vitali & Sonja Brambati
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Torrione di Val Farina - Giochi di potere
24/5/1997 Paolo Vitali & Sonja Brambati
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A quanti suonerà nuovo questo nome? Nonostante Lecco abbia un gran numero di praticanti l'arrampicata e l'escursionismo, esistono tanti luoghi sconosciuti da visitare o "rivisitare" in chiave moderna. La Val Farina è una di queste. Si tratta di un pilatsro estremamente nascosto alla vista umana, incassato in una stretta gola della già isolata Val Verde; il "belvedere" del Forcellino ai Piani Resinelli è l'unico punto da cui è ben visibile nella sua eleganza. Solo due altre cordate in passato (1980) si erano impegnate sul suo calcare: Daniele Chiappa, Carlo Duchini, Giacomo Stefani e Annibale Borghetti avevano tracciato una via al limite sinistro della parete (fermandosi a pochi metri dalla cima per non usare chiodi ad espansione), il nostro quinto tiro riprende tra l'altro il tracciato di questa; mentre Roby Chiappa, Luca Borghetti e MarioValsecchi tracciarono un'altra via nel settore destro della parete. Poi il dimenticatoio fino ad oggi. La nostra "Giochi di potere" è un'altra dimostrazione di come le vie "moderne" non siano elementi di rottura col passato, ma bensì la logica evoluzione, che tra l'altro permette di rivalorizzare luoghi e vie altrimenti dimenticati, e con essi frammenti di storia caduti nell'oblio.  Torrione di Val Farina dal Belvedere dei P.Resinelli
Giochi di potere al Torione di Val Farina Clicca l'immagine per ingrandirla - Click the image to enlarge it
Avvicinamento: dalla Lecco-Ballabio, in località "via Quarto",imboccare il sentiero n° 52 per il M.San Martino. Passare la cappelletta prima ed il rifugio e chiesa poi, per proseguire in direzione Val Verde e Piani Resinelli. Superato un colletto e la successiva discesa con tratti di catena ci si trova alla base di un canale detritico (Val Farina) che si risale fino alla base del pilastro. Il canale di destra ed una breve corda fissa sullo zoccolo portano in centro alla parete sud-ovest all'inizio della via (circa 1h e 15'). Sviluppo: c. 200 m. Difficoltà: 6a/6b (obbl.) Attrezzatura: 34 fix 10 mm + 16 di sosta (tutte con catena). 
Per una ripetizione sono sufficienti 6 rinvii ed una corda da 60m Discesa: con 7 doppie da 30 m (+2 facoltative per lo zoccolo). Note: nonostante l'esposizione i primi tiri sono in ombra fino al pomeriggio, ed il luogo è abbastanza fresco, per cui ideali sono le mezze stagioni ma nelle giornate un po' temperate, ma anche purchè si scenda prima dell'arrivo del sole. La roccia non è perfetta, in alcune tratti presenta delle scaglie, il piu' è stato ripulito, ma bisogna comunque prestare un po' d'attenzione. Nonostante l'attrezzatura a fix e la vicinanza a Lecco le caratteristiche della via sono più alpinistiche che sportive. 

Testi, disegni e immagini: Copyright  ©  Paolo Vitali – www.paolo-sonja.net