Paolo Vitali & Sonja Brambati
Larioclimb | Larioski | Bike | Qualido | Val di Mello | Masino-Bregaglia
Scialp | Alta Valtellina | Lecchese |Viaggi-Trips | Bibliografia |
@mail

 

Pietro Corti -  Paolo Vitali
Masino - Bregaglia 
Granito D.O.C. - Arrampicate scelte
Grafiche Cola Srl - Lecco 1993.

Topoguida della Val Masino e Val Bregaglia, descrive sia le vie classiche che le moderne alla data della pubblicazione, per un totale di 91 vie distribuite su 32 strutture, con descrizione degli accessi e dei rifugi. Disegni, cartine e foto in b/n. 
Prezzo di copertina L.29000. 

 
Recensione di Oscar Durbiano pubblicata sulla Rivista della Montagna n°161 -  Febbraio 1994.

La compilazione di una guida d'arrampicata, sia di montagna che di falesia, è diventata un'impresa sempre più difficile da portare a termine. Le esigenze di un pubblico abituato a elevati standard editoriali hanno incrementato notevolmente il livello qualitativo delle pubblicazioni uscite in questi ultimi anni. Il volume che riguarda l'area del Masino-Bregaglia, proposto da Pietro Corti e Paolo Vitali, rappresenta un esempio lampante di questa maturazione avvenuta tra gli scaffali delle librerie d'alpinismo ed è destinato a diventare una pietra di paragone per chi vorrà fare meglio sul piano delle guide d'arrampicata in montagna. In 176 pagine la guida propone la descrizione e la mappatura completa del gruppo Masino Bregaglia, facendo convivere pacificamente vie aperte dagli anni trenta ai giorni nostri, passando con disinvoltura da linee ormai quasi dimenticate alle ultime crezioni odierne. Un panorama completo quindi, che offre terreni di gioco per tutti i gusti e capacità. L'originalità della legenda d'apertura mostra una grafica curiosa e simpatica e sdrammatizza un po' la classica seriosità dei volumi alpinistici, pur rimanendo su posizioni di estrema razionalità e precisione. Dopo una ricca introduzione logistica sull'area esaminata, si scende nei particolari con l'elencazione di tute le zone prese in esame. Oni area di arrampicata è collegata a un punto di riferimento preciso, rifugio o bivacco che sia, che serviraà da punto di partenza per affrontare gli itinerari descritti. Ogni parete, inoltre, viene presentata con una vista d'insieme, una panoramica generale delle vie presenti e uno schizzo molto particolareggiato con l'elenco di tutte le informazioni necessarie per compiere l'ascensione. Si va dall'esatto numero di chiodi e spit presenti su ogni tiro, ai tipi di protezione che si possono ulteriormente utilizzare sulla via, specificando sempre la quantità di rinvii necessari, tipo il numero di friend da utilizzare, etc.
Chuide il volume un indice un po' particolare (la definizione è degli autori stessi), che presenta un' originale valutazione complessiva di ogni itinerario proposto, giudizio formulato sulla quantificazione di diversi fattori quali l'avvicinamento, la discesa, la difficoltà tecnica, lo sviluppo e l'isolamento dal mondo esterno. Una soluzione intelligente che permette, con un colpo d'occhio, di valutare tutte le variabili di una ascensione confrontandole tra loro e di scegliere l'itinerario migliore per le proprie esigenze. L'unica critica che si può muovere a un lavoro di così elevata fattura riguarda la scala di valutazione adottata, la vecchia UIAA, che rende complicata l'equivalenza con le gradazioni in uso comune, la scala francese per intenderci, considerata pure l'assenza della classica tabella comparativa delle difficoltà internazionali, essenziale in casi del genere. Poco male, comunque: l'ottima qualità compilativa di tutto il resto addolcisce l'aspetto contestato.