Paolo Vitali & Sonja Brambati
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SELERON 2519m
da Ronco per la Val Vicima o da S.Antonio per la Val Lunga
  Val Tartano (SO)

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Q. partenza: 1320m
Dislivello
Sviluppo
Orientamento
Tempo
Map Datum WGS 84
N46 05.530 E9 42.217
da S.Antonio
1200m
10 km
SO
3h
N46 05.995 E9 43.747
da Ronco
1370m 14 km E
4h N46 07.266 E9 40.788

Note: Questa cima presenta due itinerari molto validi, tuttavia pochissimo frequentati. Un poco "alternativa" la gita da Ronco, in una valle appartata preceduta da un lungo tratto su sentiero; assolutamente da non perdere quella dalla Val Lunga: dislivello contenuto, percorso abbastanza diretto e pendenze da favola. Unico neo: un centinaio di metri di boschina poco sciabile sopra S.Antonio, a meno di trovare neve abbondante, che pero' può creare problemi di scurezza sui ripidi pendii successivi. Meglio quindi intraprenderla con neve trasformata rassegnandosi ad un breve tratto con gli sci in spalla, tuttavia ripagato da una sciata super ! E' anche possibile compiere la traversata salendo dalla Val Vicima per poi scendere in Val Lunga, ma è raro trovare condizioni buone: partire con gli sci da Ronco, trovare i pendii prima del Passo Vicima ben assestati e poi neve sicura verso S.Antonio..
Accesso stradale: Da Morbegno verso Sondrio, appena dopo il rettlineo di Talamona deviare a destra per la Val Tartano. Per la salita da Ronco: giunti alle case della frazione di Ronco, un chilometro prima di Tartano, parcheggiare negli spiazzi laterali presso una ripida strada asfaltata che sale a sx. Dalla Val Lunga: passato il paese di Tartano parcheggiare in uno degli  spiazzi dopo le baite di Pila.
Percorso
da S.Antonio:
proseguire brevemente sulla strada innevata del fondovalle, quindi risalire il prato a sx verso il primo nucleo di case, S.Antonio, caratterizzato da una evidente Chiesa. Attraversare un ruscello e continuare sui prati a sx delle case fino al punto piu' alto, dove si imbocca un sentierino nel bosco. Seguirlo scrupolosamente fin quando esce verso dx ad una bella radura con baite (1805m). Da queste il sentiero piega decisamente a sx per portarsi alla sovrastante Casera di Canale (1994m), ma in caso di neve assestata e' preferibile proseguire a dx delle baite per risalire un canalino boschivo, molto ripido nella parte alta; piegare quindi a sx passando un poco sopra la Casera. Ancora a sx verso la dorsale che divide i pendii del Seleron da quelli del Pizzo Gerlo, entrando in una evidente valletta che poi piega a dx. Si giunge cosi' ad un colletto da cui si raggiunge brevemente la cima lungo la cresta, con buone condizioni anche sci ai piedi. 
Da Ronco: seguire brevemente la strada di sx, poi risalire i prati soprastanti fino al bosco, dove si imbocca la mulattiera della val Vicima che si percorre fino alla seconda diramazione verso dx. Procedere per quest’ultima in piano, passare le baite dell'Alpe Vicima (1505m) ed inoltrarsi fino alla Casera di Vicima (1763m) dove finalmente la valle si apre. Continuare fino al ripido pendio (attenzione!) che conduce al Passo di Vicima, 2234m. Scollettare ed obliquare verso dx in leggera discesa sotto le rocce del Pizzo Gerlo (attenzione!), raggiungendo la ripida cresta Nord-Ovest del Monte Seleron. Percorrerla a piedi fino in cima.
Discesa sulla Val Lunga (valutare attentamente le condizioni: da evitare con neve troppo abbondante e non perfettamente assestata): scendere la cresta sud fino ad un evidente colletto; con neve sicura, dopo una trentina di metri si puo' anche scendere diretti sul ripido pendio arrivando sotto il colletto. Proseguire nella valletta delimitata a dx da una piccola dorsale fin quando si apre in un ampio vallone. Sciare i bei pendii successivi puntando verso sx alle evidenti baite della Casera di Canale. In caso di neve molto sicura, tenersi alti sopra queste traversando a sx, per entrare in un ripido canalino con rado bosco; altrimenti a dx delle baite scendere per sentiero poco sciabile. Attenzione al salto roccioso direttamente sotto la Casera! Giunti alle baite sottostanti (1805m) traversare la radura fino alla suo limite dx, entrare in un tratto di bosco  più fitto, seguendo scrupolosamente il sentiero. Questo tratto di un centinaio di metri e' raramente sciabile. Si sbuca così sui prati sopra S.Antonio, oltrepassato il quale si raggiunge la strada della Val Lunga.

Cartografia: Orobie Valtellinesi - di Antonio Boscacci - Edizioni Albatros 1991
Carta Escursionistica della Val Tartano - 1:25000 - Comunità MOntana Valtellina di Morbegno


9/02/2013 Monte Saleron, salita e discesa da S.Antonio per la Casera del Canale
La ricordavo come una delle gite più interessanti di Tartano, oggi si è confermata con una bellissima sciata! Salita e discesa da S.Antonio per la Casera del Canale, neve prevalentemente polverosa su fondo duro, solo qualche tratto con crostina che si rompeva facilmente e permetteva un ottimo controllo. Da soli e tutta da battere; come avrebbe detto il mitico Bosca: gita "a torto poco frequentata"!.
14/2/2004 - Monte seleron, dalla Val Lunga (S.Antonio)
Bella! Bella! Incredibilmente ignorata dagli scialpinisti questa gita offre un dislivello contenuto, un percorso abbastanza diretto e pendenze da favola! Unico neo: un centinaio di metri di boschina sopra S.Antonio poco sciabili, a meno di neve abbondante, che pero' poco si sposa con le pendenze della parte alta!
17/02/2002 - Monte Seleron, da Ronco
    70m di cresta finale inpercorribile ci hanno negato la "cima" ma soprattutto la discesa sull'altro verstante verso la Val Lunga! La discesa per la stessa Val Vicima non è granchè, specie con 140cm di neve "fresca" pesante! Comunque una gita "alternativa" valida, in ambiente splendido e solitaria!


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